BAYER CONTRO ASPIRINA

 

Il libro racconta una storia vera, per quanto paradossale: l’attacco del colosso chimico Bayer a una rivista umoristica e femminista, Aspirina.
Nel 2017, dopo trent’anni dalla nascita della rivista e dalla sua registrazione di marchio per l’editoria, Bayer, produttore dell’omonima pillola, dichiara di non poter sopportare l’esistenza di Aspirina: deve scomparire. Per via del suo nome, una piccola rivista femminista, che parla con fumetti, video e racconti, dà fastidio a una multinazionale chimica e crea confusione nella sua febbricitante clientela. Sbalordita ma decisa a resistere, la redazione di Aspirina ha cercato una via d’uscita creativa.
Il libro documenta la metamorfosi e la lotta della rivista, che ha rinunciato al nome e al dominio web ma non a dire la sua, e nel marzo 2019 si è dichiarata dura a morire ed è diventata Erbacce. Forme di vita resistenti ai diserbanti. (www.erbacce.org). Per raccontare la propria storia, riflettere e continuare a ridere.
 
I fumetti e i testi qui raccolti illustrano questa avventura, tra ironia e serietà di inchiesta. Con l’umorismo che li contraddistingue, raccontano la sproporzione di potere, i rapporti con prestigiosi studi legali specializzati in diritto del più forte, e l’evento accaduto nel frattempo, l’acquisizione da parte di Bayer dell’americana Monsanto, su cui pesano migliaia di cause per il diserbante al glifosato, ritenuto cancerogeno. Dalla fusione, avvenuta nel giugno 2018, Bayer ha subito un crollo a livello azionario e di reputazione che non accenna a diminuire.
Che le maledizioni della piccola rivista acetilsatirica, diventata sempre più sensibile alle questioni dell’ecofemminismo, siano andate a segno?

 

L’umorismo che resiste ai diserbanti

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